Il mal di testa è uno dei disturbi più diffusi tra la popolazione, esso colpisce la regione della testa e può irradiarsi via via fino al collo.
Esistono numerosissime forme di mal di testa, distinte in base alla localizzazione del dolore, all’intensità e alla ciclicità del disturbo, e al modo con cui si manifesta. Il più delle volte il dolore si risolve nell’arco di una manciata di ore, in questo caso il disturbo può dipendere da uno stress, una tensione o da una particolare preoccupazione. Altre volte neppure i classici analgesici sembrano apportare beneficio, in questi casi il mal di testa può essere una vera patologia.
Per poter intervenire all’insorgere delle prime avvisaglie è importante riconoscere il tipo di mal di testa.
Non tutti i mal di testa vanno infatti trattati nello stesso modo. A volte, nei casi più lievi, bastano rimedi naturali, un caffè e tanto riposo, mentre più spesso occorre un aiuto farmacologico.
Per classificare le cefalee ci si rifà a un sistema di classificazione internazionale, la International Classification of Headache Disorders (ICHD) distingue infatti vari tipi fra cui:
- La cefalea tensiva: ovvero il comune mal di testa. È un dolore di intensità variabile su entrambi i lati del capo, descritta solitamente come una morsa alla testa, un peso. Può durare dalle poche ore a qualche giorno e chi ne soffre la descrive come uno stato di malessere generalizzato, di debolezza, di mancanza di concentrazione.
- La cefalea da sinusite: è provocata dall’infiammazione dei seni nasali e conseguente nevralgia. Si presenta con lacrimazione e ostruzione nasale.
- La cefalea da cervicale: è dello stesso tipo della cefalea da sinusite ma causata dall’infiammazione dei nervi che collegano collo e spalle.
- La cefalea a grappolo: è una cefalea imprevedibile, caratterizzata da periodi in cui vi sono frequenti attacchi di dolore intenso e periodi di benessere. È più frequente negli uomini che nelle donne e si accompagna a disturbi oculari e giramenti di testa.
- L’emicrania: è una forma di cefalea che dura dalle 4 alle 72 ore, che solitamente “pulsa” e peggiora con i comuni movimenti del capo. Può coinvolgere entrambi i lati della testa o essere localizzata solo su un lato, può essere accompagnata da sensazione di nausea o episodi di vomito e ipersensibilità a luce e rumori.
- L’emicrania con aura: compare con sintomi visivi come lampi di luce, puntini luminosi, macchie o abbassamenti della vista. Spesso porta con sé anche intorpidimento, formicolii e difficoltà nell’articolazione del linguaggio.
- L’emicrania da ciclo mestruale: è un malessere che coinvolge molte donne una volta al mese per tanti anni della vita. Raggiunge livelli di intensità fastidiosissimi, a volte invalidanti ed è di solito accompagnata da mal di schiena o dolori muscolari.
Il mal di testa può anche essere scatenato da cause secondarie quali per esempio traumi, infezioni, disturbi vascolari, problemi della vista o un’errata distribuzione del peso sulla mascella.
Rispettando alcune norme e attenendosi ad abitudini di vita è possibile prevenire gli attacchi comuni di cefalea, pertanto ad esempio, è bene evitare:
- eccessivi sforzi fisici e ripetuti stress emotivi
- saltare i pasti
- dormire in modo irregolare
- dormire su cuscini o materassi troppo duri o troppo soffici
- assumere una postura scorretta
- consumare troppo alcol, caffè, latticini e insaccati
- esporsi a repentini cambiamenti climatici o stare troppo al sole
Se non si riesce ad arginare il mal di testa facendo attenzione alle proprie abitudini quotidiane, è necessario il ricorso ai farmaci. Generalmente per eliminare il dolore degli attacchi di cefalea minori sono efficaci gli analgesici da banco, che agiscono come antidolorifici e antinfiammatori. Quando l’emicrania diventa cronica e si ripresenta per più giorni consecutivi nell’arco di un mese, e quando a soffrire di emicrania è un bambino, è sempre raccomandabile rivolgersi ad un medico.
Fonte: Farmacia Dinamica