A ciascuno la sua crema solare

Ogni anno decidere il fattore di protezione adatto a sé può sembrare un rebus. Se ne è occupata perfino la Commissione Europea, che ha emesso un documento nel quale afferma che una protezione con un fattore compreso tra 15 e 25, purché applicata correttamente, è sufficiente a proteggere la maggior parte delle persone.

I fototipi più scuri possono poi gradualmente ridurre il grado di protezione, mentre chi ha la pelle chiara deve tenere più alta la guardia. Per tutti comunque è consigliabile continuare ad applicare la crema anche quando la conquista di una bella abbronzatura scongiura il rischio di scottature da parte dei raggi UV-B: restano sempre infatti l’effetto di secchezza, l’invecchiamento della pelle, e il potenziale rischio di tumori innescato dalle radiazioni UV-A.

Nella scelta del prodotto da usare bisognerà quindi sempre controllare la presenza dell’apposito logo anti UV-A, che garantisce la protezione anche nei confronti di questo tipo di raggi solari. Un occhio di riguardo va dato anche alla data di scadenza, quando è riportata: la maggior parte dei prodotti dura 2-3 anni sugli scaffali, ma in genere si ritiene che perdano le loro proprietà di filtro dopo un anno che la confezione è stata aperta.